Emergenza COVID-19

Siamo soliti ricordare le date degli eventi importanti: il primo viaggio da soli, l’incontro con il primo amore, il giorno della laurea. Poi ci sono quegli eventi che vorresti dimenticare, anzi, li vorresti inserire nella cantina della tua memoria e lasciarli lì, evitare di riportarli alla mente.

Alcuni però, hanno una portata così grande da entrare a far parte della nostra quotidianità, e, nei casi peggiori, di stravolgerla. A quel punto è impossibile dimenticare il giorno in cui tutto ha inizio.

 

Esempio: seconda guerra mondiale. Chiunque ricorda la data, ma soprattutto, chi ha vissuto quel periodo non ne avrà solo una, ma due:

  • la prima, 10-06-1940, data ufficiale riportata sui libri di storia;
  • la seconda, o meglio, le seconde, 8-06-1940, 12-06-1940, 28-06-1940, 1-07-1940.

Tante date, tante date almeno quante le persone in vita durante la seconda guerra mondiale.

Queste date sono personali, intime e sono più terribili della prima. Questi sono i momenti della consapevolezza, l’attimo in cui ti rendi conto che è veramente iniziata una nuova guerra mondiale e tu, proprio tu, ne fai parte e la tua vita è necessariamente cambiata.

 

Era il 30 gennaio quando due turisti provenienti dalla Cina sono risultati positivi per il virus SARS-CoV-2 a Roma. Successivamente è stato rilevato un focolaio del virus COVID-19 intorno alla metà di febbraio in Lombardia. Dopo quel momento ne sono seguiti molti altri. Tanti focolai sparsi per l’Italia, nella vicina Francia, in Europa, fino a diventare una pandemia globale.

 

Anche noi adesso abbiamo una nostra data.

L’obiettivo però è quella di averne una terza, carica di speranza, che ci permette di rivolgere uno sguardo al futuro e impegnarci affinché tutto questo possa concludersi e lasciare spazio ad altre storie.

La sanità pubblica si è attrezzata sin da subito per rispondere all’emergenza, da quel momento in avanti tante altre persone si sono mosse per poter essere di supporto a tale situazione.

E’ un virus che coinvolge tutti, democratico quasi, non guarda in faccia nessuno, si diffonde e agisce.

 

Noi, in quanto Solidali, abbiamo deciso di aprire il nostro portale alla raccolta fondi promossa dalle associazioni:

  • Amici dell’Ospedale SS. Annunziata Savigliano ONLUS;
  • Cuore in Mente;
  • Officina delle Idee per il futuro dell’Ospedale Civile di Saluzzo;

per sostenere gli ospedali di Savigliano, Fossano e Saluzzo per affrontare l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo.

Vi lasciamo alle parole del dottor Baldassare Doronzo, direttore SC Cardiologia e dipartimento medico specialistico ASL CN1 che vi spiegherà quanto sia importante prendere parte al grido di aiuto lanciato con questa raccolta fondi.

E’ necessario rimanere uniti per vincere l’emergenza COVID-19

 

Mettiamo il bene in circolo.